
Una volta tanto sembrerebbe che il Comune di Cagliari si occupi della Sella del Diavolo non per sbatterci sopra qualche opera pubblica di dubbio gusto e pesante impatto ma per qualcosa di positivo. A partire dai primi anni ?90 del secolo scorso, l?Amministrazione comunale cagliaritana venne quasi elettrizzata da proposte di vari comitati esterni o da progetti propri per ?turistizzare? la Sella del Diavolo con l?uso di ingenti fondi pubblici: dal monumento delle rimembranze alla funivia + servizi, dalla statua del Cristo benedicente all?illuminazione con mega-fari. Nell?aprile del 2000 oltre 1.200 cagliaritani inoltrarono una specifica petizione promossa dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d?Intervento Giuridico all?amministrazione comunale per sventare l?assurdo progetto di una funivia con tanto di ?servizi turistici?.
Lo scorso 4 aprile 2006 il sindaco di Cagliari Emilio Floris, le Autorità militari, i Dipartimenti universitari di botanica di Cagliari, Novara e Roma hanno sottoscritto un accordo per svolgere itinerari turistici e ricerche scientifiche a Cala Mosca, sulla Sella del Diavolo, a Capo S. Elia. Il Comune, per l’attuazione del progetto, ha investito 516 mila euro (fondi legge regionale n. 37/1998, art. 19) e ne dovrebbe investire altri due milioni di euro. Secondo quanto pubblicizzato dai mezzi di informazione, attualmente sarebbero già state effettuate bonifiche ambientali, sistemati cinque sentieri naturalistici, formate sei guide (con un corso universitario di 100 ore) già riunite in cooperativa per escursioni a pagamento e pubblicato l?immancabile libro (curato dai botanici universitari Mauro Ballero e Gerolamo Solina, ?La Sella del Diavolo, un paradiso sul Golfo degli Angeli“). Seguiranno punti informativi, depliants, ecc.
Pur non avendo minimamente coinvolta la Regione autonoma della Sardegna, che beneficerà del trasferimento dell?area al proprio demanio ai sensi dell?art. 14 dello statuto speciale (e che potrebbe decidere tutt?altra cosa), sarà naturalmente tutto vero, ma finora continuano ad esserci rifiuti di vario genere e niente di quanto pubblicizzato è stato visto. Soprattutto lasciano increduli le cifre impegnate (oltre 2,5 milioni di euro) di fondi pubblici per interventi che dovrebbero costare molto di meno.
Infatti, con una spesa di circa 1.500 euro interamente sostenuta dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d?Intervento Giuridico è stato realizzato il sentiero naturalistico ed archeologico della Sella del Diavolo e con un contributo annuo da parte della Provincia di Cagliari di 2.000 euro, interamente destinato al rimborso spese delle guide volontarie, da più di un anno prosegue il programma di escursioni guidate sul sentiero ?verde? della Sella del Diavolo curate dalle guide volontarie delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d?Intervento Giuridico.
L?appuntamento, nel periodo invernale, è la domenica mattina, alle ore 10.00, sempre nel piazzale di Cala Mosca (presso la fermata degli autobus CTM).
Il sentiero naturalistico ed archeologico della Sella del Diavolo, operativo da quasi quattro anni e promosso delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d?Intervento Giuridico, è uno dei pochi “gioielli” ad esser fruibile tutto l?anno. In un anno di escursioni settimanali gratuite le guide volontarie ecologiste hanno accompagnato a scoprire i valori ambientali, paesaggistici ed archeologici di uno dei “gioielli” del Golfo degli Angeli oltre 2.000 visitatori, fra i quali anche numerosi stranieri (inglesi, tedeschi) e varie comitive (fra le tante una, simpaticissima, di una settantina di studenti provenienti da vari Paesi europei aderenti all?A.I.G.E.E. nell?estate scorsa). Si sono resi conto di persona della bellezza del sito e delle potenzialità di salvaguardia e di corretta valorizzazione il Presidente della Regione Renato Soru, il Presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia, il Direttore per i beni culturali ed il paesaggio per la Sardegna Paolo Scalpellini e, soprattutto, tantissimi cagliaritani e turisti.
A partire da domenica 5 febbraio 2006, le escursioni guidate sono effettuate ogni domenica mattina, con partenza alle ore 10.00, (durante la stagione estiva il sabato pomeriggio) grazie ad un programma escursionistico curato dal prof. Antonello Fruttu e dalle guide volontarie Claudia Ghiani, Laura Lecca, Claudia Massidda, Natasha Sebis e Francesca Zedda. Il programma è sostenuto da un contributo della Presidenza della Provincia di Cagliari. Il sentiero è stato predisposto a proprie spese dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d?Intervento Giuridico grazie alla collaborazione del Comando Militare autonomo della Sardegna e del Comando Militare Marittimo autonomo in Sardegna, titolari dell?area demaniale militare della Sella del Diavolo.
La Sella del Diavolo rappresenta uno dei simboli più noti di Cagliari ed alla sua storia è indissolubilmente legata: si rinvengono testimonianze archeologiche fin dal neolitico (Grotta di S. Elia, stazione all?aperto della Sella del Diavolo, Grotta dei Colombi), dall?epoca punica e romana (tempio di Ashtart ? Venere Ericina, luogo della “prostituzione sacra”, cisterne ed opere di raccolta idrica, cave, strada) e dal medioevo (monastero e chiesa benedettina di S. Elia, torre). Svettano tuttora, benchè danneggiate dal tempo e dagli avvenimenti bellici, le torri di S. Elia (realizzata dai Pisani nel 1282) e del Pohet (del “pozzetto”, del Poetto), in collegamento con i vicini torre dei Segnali (o della Lanterna) ed il settecentesco Forte di S. Ignazio, baluardo contro l?invasione francese del 1793. Ancora durante la II guerra mondiale la Sella del Diavolo ospitò delle postazioni anti-aeree a difesa di Cagliari. Ma non sono da meno la caratteristiche naturali, tanto da farla tutelare con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e D.M. 26 aprile 1965) ed in parte con vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e successive modifiche ed integrazioni), da individuarla quale sito di importanza comunitario ? S.I.C. “S. Elia ? Cala Mosca ? Cala Fighera” (codice ITB002243) e futura riserva naturale regionale “Capo S. Elia” (legge regionale n. 31/1989). L?area è attualmente demanio militare ? ramo Esercito e ramo Marina (artt. 822 e ss. cod. civ.). E? stata classificata quale zona “H” con possibilità di interventi di “valorizzazione turistica” nel nuovo piano urbanistico comunale. Il promontorio è di calcare miocenico del quaternario di origine biogena, coste alte e rocciose con alcune calette e diverse grotte, clima con forte escursione termica e notevole salsedine. Presenti numerosi reperti fossili, molto interessante la vegetazione a macchia termoxerofila litoranea (olivastri, carrubi, ginepri, palme di S. Pietro, lentischi, pini d?Aleppo, lecci, euphorbia dendroides, timo, sparto, ecc.) con peculiari endemismi (narciso canalicolato, scrofularia a tre foglie, bellium crassifolium, iris planifolia). Particolarmente interessante la fauna: sono presenti e nidificanti il falco pellegrino ed il gheppio, la rondine, la volpòca, la pernice sarda, varie specie di còrvidi, di uccelli marini, la volpe, il coniglio selvatico, il colombaccio, la tortora, lo storno, vari passeriformi.
La realizzazione del sentiero naturalistico ed archeologico della Sella del Diavolo (progetto degli ing.ri Giovanni Battista Cocco e Margherita Secci e della paesaggista Iris Sohn, descrizione del prof. Antonello Fruttu), mediante semplice segnatura di sentieri preesistenti con vernice “ecologica” in terre naturali e colore “verde foglia” e posizionatura di due pannelli illustrativi all?inizio ed al termine del percorso, intende consentire una migliore conoscenza da parte dei residenti e dei turisti di questo inestimabile “gioiello” cagliaritano, evitando quelle faraoniche, dispendiose e distruttive opere pubbliche (monumento delle rimembranze, funivia + servizi, illuminazione con mega-fari) che comitati promotori ed il Comune di Cagliari intendevano realizzare con l?utilizzo di cospicui fondi pubblici).
Siamo naturalmente ben contenti che anche l’Amministrazione comunale cagliaritana abbia scoperto in positivo la Sella del Diavolo, tuttavia vorremmo ricordare che, comunque, da anni la Sella del Diavolo è già perfettamente fruibile, senza aver speso milioni di euro di soldi pubblici….. Oggi conoscere per tutelare e valorizzare la Sella del Diavolo è diventato ancora più facile e sono già migliaia i cagliaritani ed i turisti ad aver percorso il sentiero in una delle aree cittadine più belle e significative per conoscerla ed apprezzarla ! E il destino finale dell?area deve rispecchiare la sua vocazione naturale, un parco: auspichiamo in proposito che sia conferita ? una volta acquisita al demanio regionale ? alla gestione da parte della Conservatoria delle coste della Sardegna.
In occasione dell?undicesima manifestazione ?Monumenti aperti? (sabato 28 aprile 2007, pomeriggio, e domenica 29 aprile 2007, mattina e pomeriggio) le associazioni ecologiste Amici della Terra, Gruppo d?Intervento Giuridico e Isola dei Sardi svolgeranno complessivamente otto escursioni guidate sul sentiero ?verde? della Sella del Diavolo.
Gruppo d?Intervento Giuridico e Amici della Terra
(foto S.D., archivio GrIG)
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